PIANO DI SVILUPPO SOCIO ECONOMICO - (PSSE)  


Un piano di sviluppo socio economico di un Comune montano si deve porre l’obiettivo di fondare lo sviluppo del territorio sulla qualità delle relazioni con la produzione di servizi di qualità, sulla fruizione delle risorse ambientali e naturali presenti, sulla valorizzazione dei prodotti locali. Lo sviluppo eco-compatibile è legato alla gestione fisica dell’ambiente che richiede una manutenzione continua ed una particolare attenzione nell’individuazione delle linee di intervento.

Il Piano redatto con questi obiettivi è un utile strumento per valorizzare le risorse silvo-pastorali sia comunali che private, inserendole in un contesto di fruizione turistica generalmente sottoutilizzate.

Dopo una attenta analisi dell’ambiente fisico e delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, si passa all’esame del clima, dell’inquadramento fitoclimatico e del sistema idrografico con i relativi rischi idrogeologici a cui il territorio generalmente è sottoposto.

Attenzione va data all’economia ed alla popolazione comunale con l’esame della struttura agraria ed aziendale, la consistenza demografica e l’occupazione.

Si passa poi alla parte progettuale vera e propria del piano descrivendone l’articolazione, gli obiettivi e le azioni che si sviluppano nelle specifiche tematiche:

  • tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, naturale e culturale;
  • centralità delle azioni sul sistema dell’istruzione e formazione professionale;
  • efficienza delle reti neurali delle comunicazioni materiali ed immateriali;
  • dotazione e qualificazione dei servizi, alle persone ed alle imprese, del sistema urbano.

Le indagini che vanno effettuate per elaborare il Piano puntando alla valorizzazione dei tre settori di intervento con più evidenza collegabili all’eco-sviluppo: il settore agro-forestale, il turismo e la cultura, attraverso il censimento:

  • dell’attività culturale e dell’associazionismo,
  • dei progetti in cantiere e in via di realizzazione,
  • delle strutture recettive presenti,
  • dell’analisi della ricettività, con riferimento al numero di posti letto e di coperti, alla stagionalità, all’accessibilità, al target di riferimento,
  • dell’attività agricola in riferimento agli addetti, alla produzione, ai sistemi di commercializzazione ed all’analisi strutturale delle aziende.

Vanno individuati i comparti per potenziare la produttività del territorio:

  • L’agriturismo ed il turismo rurale puntando sulla qualità della promozione dei settori con la finalità della valorizzazione della cultura rurale.
  • Il turismo culturale con la creazione di un “ambiente culturale” basato sull’identità locale, senza limitarsi ad un discorso storico-geografico che trasforma la zona in un territorio-museo.
  • Il turismo di avventura basandosi sulle escursioni nel territorio, rappresenta una componente essenziale del turismo sebbene, in sé, non sia un tipico prodotto turistico, ma un modo di accedere al contatto con la natura ed alla scoperta di emergenze ambientali significative.
  • L’ecoturismo, una forma di turismo che rispetta l’ambiente e le collettività locali. Il segmento di mercato di questa forma di turismo è ancora vago e difficilmente definibile in quanto si tratta di un’attività relativamente recente. Lo sbocco più promettente per le zone a forte valenza ambientale è il turismo di osservazione della natura o turismo naturalistico.
  • Il turismo equestre con un capitolo sulla possibilità di attivare anche un centro per l’ippoterapia.
  • I percorsi ecologici, con le emergenze ambientali rilevabili attraverso una serie di tipologie diverse di sentieri evidenziati con le caratteristiche di ciascuno: lunghezza, difficoltà, tempi di percorrenza: Sentieri agricoli, Sentieri educativi, Sentieri panoramici, Sentieri di connessione, Sentieri per disabili.
  • I percorsi ciclabili da effettuarsi sia a livello amatoriale che agonistico: percorsi in pieno relax e circuiti ciclabili da sfruttare a fini competitivi per “mountain bike”.
  • Percorsi da trekking: caratteristiche passeggiate in montagna con vari gradi di difficoltà.
  • Il climbing, tipica arrampicata distinta nelle tipologie “rock climbing” (arrampicata su roccia) e “tree climbing” (arrampicata sugli alberi).

Ai fini della massimizzazione dei risultati ottenibili dall’applicazione del Piano va prevista la pubblicazione dei contenuti del piano mediante la stampa (sia in versione integrale che short) e la loro massima diffusione con l’inserimento di informazioni nel sito WEB del Comune e nei siti WEB relativi ad iniziative locali, l’organizzazione di incontri pubblici dedicati alla presentazione dei contenuti e delle modalità di attuazione del Piano.